di Vjnjuk
Nell'Enùma Elish, il poema sumero della creazione, è narrato la nascita del nostro sistema solare. All'inizio è presente solo lo spazio vuoto ed immenso, dove esistono tre pianeti primordiali, AP.SU (colui che esiste dal principio), MU.MU (colui che è nato) e TIAMAT (la vergine della vita). Questi primi tre pianeti, sono da noi così conosciuti: AP.SU è il Sole e MU.MU è Mercurio, il messaggero degli dei. Mentre dalle ceneri di TIAMAT, il pianeta mancante, nascerà la Terra. Torniamo alla narrazione sumera: lo spazio tra AP.SU e TIAMAT, era pieno di frammenti ed elementi primordiali, che in seguito avrebbero dato vita a due nuovi pianeti LAHMU e LAHAMU, Marte e Venere di Greci e Romani. Si noti che la radice comune dei due corpi celesti, LHM significa letteralmente “fare la guerra”, curiosamente anche Marte e Venere hanno lo stesso significato, in quanto uno è il dio della guerra, mentre l'altra è la dea dell'amore e della guerra. Successivamente comparvero un'altra coppia di pianeti KI.SHAR (colui che è primo nelle terreferme) e AN.SHAR (colui che è primo nei cieli), i nostri Giove e Saturno. Dopo nacque ANU (Urano) che creò in seguito NUDIMMUD o EA (Nettuno) ed infine GAGA (Plutone). La descrizione della ubicazione e dimensioni del nostro sistema solare, nel racconto sumero, sono sorprendentemente uguali a quelle che noi conosciamo. Notiamo la mancanza della Terra, in questa primordiale creazione del sistema solare. Al suo posto era presente TIAMAT, idealizzato come una vergine che dava la vita. Dopo tumulti e sconvolgimenti celesti, EA generò un nuovo pianeta MARDUK, il pianeta dell'attraversamento il NIBIRU patria degli Anunnaki. All'inizio questo nuovo corpo celeste si diresse verso EA, lo superò e proseguì verso ANU, dove MARDUK cominciò a perdere alcuni frammenti che formarono quattro satelliti, che presero a ruotare intorno a lui. Si può notare che l'orbita di MARDUK era oraria e non antioraria come gli altri pianeti del sistema solare, dato che entrò nel sistema stesso dall'esterno e incontrò prima Nettuno e poi Urano. Proseguendo nel suo viaggio, MARDUK, venne spinto verso il cuore del sistema solare dalla forza gravitazionale di Saturno e Giove. L'entrata nel centro del sistema provocò turbamenti e sconvolgimenti a TIAMAT, che portarono al distacco di vari parti della sua superficie, che si tramutarono in satelliti a forma di pianeta. Il principale di questi era KINGU. La corsa di MARDUK, però, non si fermò, continuando ad avanzare verso TIAMAT. Il giovane pianeta, durante il suo viaggio di avvicinamento, aveva generato altri tre satelliti, che presero a ruotare intorno ad esso come gli altri quattro. I setti satelliti vennero usati da MARDUK come un arma e scagliati contro TIAMAT, provocandone la “morte”. Inoltre distrusse i satelliti di TIAMAT, trasformandoli in comete. Dopo questo primo “incontro/scontro” MARDUK proseguì il suo viaggio, fino allo spazio esterno, completando la sua prima orbita, che come ci dicono i Sumeri è di 3600 anni, quindi ritornò verso TIAMAT. Questa volta avvenne lo scontro definitivo tra i due pianeti, che portò MARDUK a dividere in due TIAMAT. Una volta divisa in due parti, MARDUK scagliò uno dei suo satelliti contro la metà superiore di TIAMAT, portandola in un orbita dove nessun pianeta era mai stato prima, questa parte in seguito divenne la nostra Terra. Mentre la parte inferiore di TIAMAT, fu colpita da MARDUK stesso, riducendola in pezzi e creando quella che noi conosciamo come la fascia degli asteroidi. Dopo questo scontro, il satellite KINGU, privato della sua orbita, divenne il satellite della Terra, la nostra Luna.