28 maggio 2010

Enki e Ninmah, la clonazione dell'Uomo

di Vjnjuk

L'uomo venne clonato da alieni scesi sulla Terra? A questa domanda Zecharia Sitchin, profondo conoscitore della civiltà sumera risponde Si. Ricostruiamo la vicenda, anche tramite il libro di Sitchin "La Bibbia degli Dei". Circa 300 mila anni fa ad Enki, scienziato Anunnaku e primo comandante della missione terrestre, venne l'idea di creare un "lavoratore" che potesse estrarre l'oro nelle miniere dell'Abzu (l'odierno Zimbabwe) al posto degli Anunnaki, stanchi e sfibrati dal duro lavoro. Un essere simile a loro, anzi ad "immagine e somiglianza". Enki, dopo aver ottenuto il parere favorevole degli altri capi Anunnaki, convocò la sua sorellastra ed ufficiale medico Ninmah, detta anche NIN.TI (Signora della vita), alla quale diede il compito di aiutarlo nel "creare" il nuovo essere, partendo dagli ominidi (homo erectus) che vagavano allo stado brado sulla Terra. Ninmah/Ninti iniziò il suo lavoro, nel laboratorio chiamato Bit Shimti (Casa in cui viene soffiato il vento della vita), qui l'essenza del sangue di un maschio Anunnaki veniva mescolato con l'ovulo di un'ominide femmina. L'ovulo così fecondando veniva poi inserito nell'utero di una donna Anunnaki. Nel testo mesopotamico Atra Hasis e in altri testi, viene descritto un procedimento ben più complesso, costellato di tentativi e di errori, fino a quando Enki e Ninmah non ottenero il risultato desiderato. Quando nacque il primo "modello", Ninmah, chiamata dai sumeri Mammi (da cui deriva l'odierno mamma), lo sollevò in alto ed esultando disse: "io l'ho creato! Le mie mani l'hanno fatto". Da questo unico modello l'Adamu (l'Adamo ebraico, colui che è della Terra, l'homo sapiens), venne lanciato un processo di replicazione di massa. Preparando più misture di TI.IT (Ciò che è con la vita, l'argilla biblica), manipolate geneticamente per produrre lavoratori di entrambi i sessi, Ninmah/Mammi/Ninti depose sette mucchietti di "argilla" in uno "stampo maschile" e sette in uno "stampo femminile", con questo procedimento di creare a ciascun turno sette maschi e sette femmine, i "misti" si moltiplicarono. Questo essere ibrido non era in grado di riprodursi. I "misti" vennero messi a lavorare nelle miniere d'oro dell'Abzu, motivo della loro creazione. Successivamente ulteriori modifiche genetiche (che portarono alla creazione prima del Neanderthal e infine del Cro-Magnon) da parte di Enki e Ninmah, nel Giardino dell'Eden (L'E.DIN sumero), dove gli Anunnaki avevano portato i lavoratori primitivi che vivevano nell'Abzu, l'Adamu venne miglioramento e dotato della possibilità di riprodursi. Un ulteriore prova delle manipolazioni genetiche è il simbolo che più di freguente raffigura Enki, i Serpenti Intrecciati, usato ancora oggi ad emblema della medicina, si ispirava alla doppia elica del DNA, che veniva anche raffigurata nell'Albero della Vita presente nel Giardino dell'Eden.